Aziza, in arabo, significa carina ed è il nome con cui l’architetto e fotografo Nino Cirani (1926-1998) battezzò sin dal 1962 i 6 veicoli usati nelle sue spedizioni in giro per il mondo. Aziza 3 è una Land Rover 109, seconda serie, motorizzata a benzina. Dal luglio del 1968 al maggio del 1969 questa vettura fu protagonista della traversata del continente americano da nord a sud: un incredibile tour attraverso 18 Paesi (Stati Uniti, Canada, Messico, Guatemala, Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Colombia, Venezuela, Ecuador, Perù, Bolivia, Argentina, Cile, Paraguay, Brasile, che lo costrinsero a 64 controlli doganali, un record anche questo), in un itinerario dall’Alaska alla Terra del Fuoco della durata di 326 giorni e 102.000 km (e oltre 25.000 litri di benzina). Nel corso di questo viaggio, che rappresentava il più lungo raid automobilistico fino ad allora effettuato, venne stabilito anche il record per l’altitudine massima mai raggiunta da un veicolo a motore, quando l’Aziza 3 toccò, nelle Ande boliviane, la vetta del Cerro Rico a quota 5.007 metri (toccò anche gli 80 metri sotto il livello del mare della Valle della Morte). La media chilometrica generale fu di 314 km al giorno; la media giornaliera effettiva di 554 km.
Nel corso di questo viaggio Cirani tentò anche di superare l’impenetrabile giungla della Serrania del Darien, nell’istmo di Panama, riuscendo però ad inoltrarsi solo per alcune decine di chilometri; traversare questo tratto con un solo veicolo e senza l’appoggio di un’adeguata struttura di sostegno era del resto un’impresa impossibile e solo alcuni anni dopo (tra il 1971 e il 1972) una spedizione organizzata dalla Land Rover per il lancio della Range riuscirà a portare a termine l’impresa.
Durante il raid Cirani scattò migliaia di fotografie e redasse un diario molto minuzioso, che la rivista Quattroruote (sponsor dell’iniziativa) sintetizzò in una serie di servizi usciti fra giugno 1969 e febbraio 1970.
Per allestire il mezzo Cirani impiegò 1.500 ore di lavoro. Tra gli accessori all’esterno, una tenda sul tetto (Air Camping), diverse taniche di carburante (che gli davano 1100 km di autonomia su strada normale e 6/700 su strade difficili), doppia ruota di scorta, proiettori supplementari. All’interno invece, oltre agli indumenti, ai pezzi di ricambio e ai ferri, hanno trovato posto tutte le apparecchiature fotografiche, un frigorifero (previsto anche un piccolo frigo per le pellicole fotografiche), un fornello da cucina e uno speciale circuito dell’acqua potabile con doppio serbatoio e rubinetteria interna. Per i suoi viaggi Nino Cirani non esitò mai: scelse fin da subito la Land Rover, per l’indiscussa superiorità tecnica, per la grande abitabilità, per la robustezza veramente eccezionale. Utilizzò sia il modello 88, a passo corto, sia il modello 109, a passo lungo, più spazioso, con maggiore capacità di carico. Con la prima Aziza, appunto una Land Rover 88, Cirani compì il suo primo lungo raid, di 4 mesi e mezzo, 138 giorni, 31.000 km, da Milano a Ceylon. Nel 1965, con l’Aziza 2, fu la volta del raid Città del Capo – Il Cairo: otto mesi e mezzo, 53.000 km in 268 giorni, attraverso 19 paesi. E infine arrivò l’Aziza 3, ma per studiare il viaggio e racimolare i fondi necessari fu necessario un lavoro di due anni.
Ne valse la pena: l’Aziza 3 rimase inseparabile compagna di viaggio di Cirani per dodici anni: fino al 1980, quando la meta fu il deserto del Sahara.
Negli anni successivi Nino Cirani continuo infaticabile la sua attività di raid-man a trazione integrale intorno al mondo effettuando cinque ricognizioni nel Sahara (1972-1973-1974-1978-1979), una nuova traversata in Asia (1975) e in Africa (1977) e il periplo dell’Australia (1978), della Nuova Zelanda (1978) e dell’Islanda (1980).
Motore 4 cilindri in linea
Cilindrata 2286 cc
Potenza 77 CV a 4250 giri/min
Trazione integrale inseribile manualmente
Peso 1494 kg (escluse modifiche)
Velocità 105 km/h