E’ questa la celebre Alfetta da corsa, nata nel 1937 come “158” e sviluppata, nel dopoguerra, con successivi incrementi di potenza, fino ad assumere la denominazione di “159”.
Innumerevoli le sue vittorie, fra le quali spiccano la conquista del titolo di Campione del Mondo con Nino Farina nel 1950 e Juan Manuel Fangio l’anno seguente.
Mirabile esempio di raffinatezza tecnica, l’Alfetta ha il motore a 8 cilindri in linea, sovralimentato da compressore volumetrico, prima semplice poi a doppio stadio, con potenza iniziale di 180 CV, salita nel corso degli anni a 225, 254, 310, 350 e infine ben 425 CV, equivalenti alla potenza specifica di 283 CV/litro, che sarà superata soltanto molti anni più tardi da motori di Formula 1 dotati di turbocompressore. La vettura esposta è un modello “159”, con carrozzeria ancora della serie “158”.
Dono di Alfa Romeo S.p.A., Milano
Motore: 8 cilindri
Cilindrata: 1479 cc
Potenza: 425 CV a 9300 giri/min.
Velocità: 305 km/h