Nel dopoguerra l’Europa vuole motorizzarsi: fra motocicletta e automobile c’è spazio per la microcar. È un fiorire di idee, di meccaniche, di design. E la milanese Isetta spicca in ogni settore: innovativa, audace, razionale e bellissima. Purtroppo l’Italia non è pronta e per trovare fortuna, la licenza di costruzione dovrà essere ceduta all’estero. Soprattutto alla tedesca Bmw, che ne farà un successo intramontabile.
ISO ISETTA 1953
Motore monocilindrico a due tempi
Cilindrata 236 cc
Potenza 9,5 CV a 4750 giri/minuto
Trazione posteriore
Cambio a 4 marce senza retromarcia
Sospensioni anteriori a ruote indipendenti
Peso 330 kg
Velocità 85 km/h
BMW 250 1955
Motore monocilindrico a 4 tempi
Cilindrata 245 cc
Potenza 12 CV a 4500 giri/minuto
Peso 350 kg