Nome tra i maggiori e i più antichi (1899) nella storia automobilistica degli Stati Uniti, quello della Packard è noto per la costruzione accurata, le vetture di lusso a dodici cilindri (si dice che persino Enzo Ferrari vi prese ispirazione), le vittorie sportive nel periodo pionieristico e, negli anni cinquanta, una serie di innovazioni tecniche. A fronte di una produzione quantitativamente limitata (per gli standard americani), la Casa rimase fino alla chiusura, nel 1958, fedele alla sua tradizione di eccellenza qualitativa, che risaliva al momento della fondazione e della prima vettura, entrambe frutto dell’iniziativa di James Ward Packard.
Nome tra i maggiori e i più antichi (1899) nella storia automobilistica degli Stati Uniti, quello della Packard è noto per la costruzione accurata, le vetture di lusso a dodici cilindri (si dice che persino Enzo Ferrari vi prese ispirazione), le vittorie sportive nel periodo pionieristico e, negli anni cinquanta, una serie di innovazioni tecniche. A fronte di una produzione quantitativamente limitata (per gli standard americani), la Casa rimase fino alla chiusura, nel 1958, fedele alla sua tradizione di eccellenza qualitativa, che risaliva al momento della fondazione e della prima vettura, entrambe frutto dell’iniziativa di James Ward Packard.
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