Il MAUTO
Esplora una collezione automobilistica unica al mondo, arricchita da un’ambientazione scenografica mozzafiato ideata da François Confino un’avventura affascinante attraverso la storia, che racconta l’influenza dell’automobile sulle tendenze, la cultura, la ricerca scientifica e le rivoluzioni tecnologiche in un continuo e audace progresso. Un viaggio unico nel suo genere ti aspetta al MAUTO.
IL MUSEO
- LA STORIA
Il Museo Nazionale dell’Automobile, uno dei più antichi nel suo genere, affonda le sue radici nel lontano 1933, quando Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia, figure di spicco del motorismo italiano, idearono la prima esposizione di vetture storiche. Fu il figlio di Roberto, Carlo Biscaretti di Ruffia, a concepire e radunare la collezione iniziale, impegnandosi per anni a garantirle una sede adeguata al MAUTO.
Il 19 luglio 1933, su iniziativa della Città di Torino e con l’appoggio del governo Mussolini, nasce ufficialmente il “Museo dell’Automobile”. Carlo Biscaretti, già noto per l’organizzazione di retrospettive automobilistiche di successo, viene incaricato di curarne la direzione. Il MAUTO apre al pubblico nel 1939, ospitato temporaneamente nello Stadio Comunale. Nonostante il successo, gli spazi limitati e le condizioni climatiche costringono alla chiusura stagionale.
- TIMELINE
Il Museo Nazionale dell’Automobile nasce nel 1933 con la prima esposizione di vetture storiche firmata Carlo Biscaretti
1933
Nascita del Museo
Il 19 luglio 1933 una delibera della Città di Torino sancisce l’istituzione del “Museo dell’Automobile”, a cui il capo del governo Mussolini attribuisce il titolo di Nazionale. A Carlo Biscaretti viene affidato l’incarico di ordinatore, essendosi già distinto nell’organizzazione della retrospettiva dedicata ai veicoli d’epoca realizzata nel 1933 per il Salone dell’automobile di Milano.
Il Museo è alllestito nella sede “provvisoria” dello Stadio Comunale, nelle sale sotto gli spalti, e apre al pubblico nel 1939: la visita costa 1 lira, altrettanto l’ingresso allo stadio – e la collezione è formata da 181 pezzi datati tra il 1854 e il 1939 (di cui solo 73 esposti, per mancanza di spazio), di cui 55 vetture, 62 motori, 30 telai. Eppure, Biscaretti non è soddisfatto: il museo è aperto al pubblico, ma solo per cinque mesi all’anno, a causa del freddo, e gli spazi non sono adeguati.
Intanto arriva la guerra: il problema di come preservare la collezione rimane sulle spalle di Biscaretti e il problema di una giusta sede viene rimandato a tempi migliori.
1960
La nuova sede
Finalmente nel 1955 il sindaco Amedeo Peyron e il consiglio comunale individuano il terreno dove verrà edificato il Museo, lungo l’attuale corso Unità d’Italia, sulla sponda sinistra del Po, che la Città concede in comodato: la sua costruzione del Museo è sostenuta in primis con i finanziamenti delle fabbriche di auto (Alfa Romeo, Autobianchi, Fiat, Lancia, OM, Spa). Il 22 febbraio 1957 l’Ente Museo è rifondato con decreto del presidente della Repubblica, con lo scopo di costruire l’edificio destinato ad accogliere la collezione messa insieme in 25 anni da Carlo Biscaretti.
Prendono il via i lavori e il progetto è affidato all’architetto Amedeo Albertini: il cantiere si conclude nell’autunno del 1960 ma l’inaugurazione dovrà fare a meno del suo fondatore, scomparso nel 1959. In prossimità dell’inaugurazione la collezione vanta 106 vetture di 50 marche diverse, 26 telai, 20 motori, oltre a motociclette e velocipedi; con i rapporti intessuti da Biscaretti con le case automobilistiche e i protagonisti dell’automobilismo sportivo prende corpo anche una collezione documentaria unica, costituita da libri, riviste, fotografie, disegni tecnici, illustrazioni e opere grafiche.
2011
Un nuovo Museo
Negli anni Duemila la necessità di un rinnovamento investe il Museo come tutta la città di Torino. Il progetto di un nuovo edificio è affidato all’architetto Cino Zucchi e risponde alle esigenze di nuovi criteri museali, raccordando l’architettura esistente con i nuovi spazi attraverso “un lungo nastro di vetro”, che abbraccia con la sua pelle serigrafata la struttura architettonica e le sue diverse fisionomie.
François Confino realizza il nuovo percorso espositivo con una suggestiva scenografia, ricca di riferimenti letterari, storici e cinematografici, e completa la nuova concezione del Museo restituendo all’oggetto della collezione la sua dinamicità e la sua anima automobile.
Nel 2011 il Museo riapre, dopo quattro anni di chiusura, in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
Scopri l’audioguida
del MAUTO
- LA COLLEZIONE
Oltre 200 vetture originali di 80 marche diverse. Scopri la collezione del MAUTO.
Scopri la storia dell’automobile attraverso più di 200 vetture originali provenienti da 80 diverse marche, esplorando l’evoluzione dall’era delle carrozze a vapore fino ai capolavori di design degli Anni ‘50. Da epiche corse automobilistiche a viaggi memorabili, dai prototipi che hanno segnato il futuro della ricerca ai modelli iconici che hanno plasmato il mondo moderno, il Museo dell’Automobile di Torino offre un viaggio affascinante nel mondo dell’automobile. La collezione del MAUTO, che ha radici nella passione e nella determinazione del fondatore del museo, Carlo Biscaretti di Ruffia, inizia nel 1933 con la raccolta di vetture, telai e motori.
Nel corso degli anni, si è arricchita fino a diventare una delle più prestigiose e variegate al mondo, grazie al valore e alla rarità degli esemplari conservati. Ogni vettura è esposta in un contesto scenografico spettacolare che ne racconta la storia, immergendo il visitatore in momenti storici, movimenti culturali e sociali, conquiste tecnologiche e scoperte scientifiche che hanno caratterizzato l’epoca dell’automobile. Scopri come l’innovazione costante ha plasmato il mondo che conosciamo oggi, attraverso un viaggio emozionante.
- PERCORSO ESPOSITIVO
Una collezione di auto unica al mondo, valorizzata dalla spettacolare contestualizzazione scenografica creata da François Confino: il MAUTO è un affascinante viaggio nella storia, che racconta come l’automobile abbia influenzato le mode, il costume, la ricerca scientifica e le conquiste tecnologiche in un costante slancio innovativo. Il percorso espositivo del MAUTO si articola su tre piani e la visita libera dura circa 2 ore.
IL MUSEO
- PIANO 2
L’ automobile e il Novecento.
21 sale raccontano l’evoluzione storica dell’automobile e il suo sviluppo in relazione ai principali eventi politici, economici, artistici e sociali del XX secolo.
- PIANO 1
L’ automobile: ingegno e passione.
8 sale raccontano l’automobile in relazione alle persone che l’hanno pensata, costruita, pilotata o semplicemente amata.
- PIANO TERRA
Mostre temporanee e design.
- PIANO -1
Open Garage.
Un vero e proprio caveau – visitabile su prenotazione – nel quale sono custodite circa settanta meravigliose vetture sottoposte a interventi di conservazione e restauro.
- RICERCA
Ricerca
Il Centro di Documentazione conserva l’eredità culturale del MAUTO, tra monografie, pubblicazioni e foto d’epoca: porta avanti attività di catalogazione e ricerca insieme al Centro di Conservazione e Restauro, che conduce quotidianamente attività di conservazione e ripristino dei veicoli storici.
Centro di Documentazione
Costituito da Biblioteca, Emeroteca e Archivio, conserva una delle collezioni documentarie e librarie sulla storia della locomozione a motore nel ‘900 più importanti in Europa. Il Centro di Documentazione del MAUTO è uno strumento di emersione di contenuti a servizio della produzione culturale del Museo dell’Automobile di Torino e opera a sostegno dello sviluppo di percorsi formativi specialistici e di collaborazioni nazionali e internazionali.
Centro di Conservazione e Restauro
Il Centro di Conservazione e Restauro del MAUTO associa alle tradizionali tecniche per il ripristino delle automobili d’epoca, le più avanzate metodologie applicate alle opere d’arte, svolge e supervisiona le operazioni di prevenzione e conservazione sulle vetture della collezione, attenendosi ai criteri di restauro conservativo, per preservare l’autenticità dei veicoli.
- CONTATTACI
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Informazioni e prenotazioni
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Dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 18