L’ingegneria automobilistica adottata per la piccola Trabant era essenziale. Il motore, un 2 tempi, era stato inizialmente ideato per un uso motociclistico. Quello del primo modello P50, era un 2 tempi di 500 cc; con la Trabant P601, il modello più diffuso (2.818.547 esemplari prodotti dal 1964 al 1990) la cilindrata salì a 594 cc, di potenza pari a 26 CV. Il motore venne “aggiornato” soltanto dopo la caduta del Muro (1989): per la prima volta sulla 601 venne montato un motore a 4 tempi di 1043 cc, derivato dalla Volkswagen Polo. Il telaio era costituito da una piattaforma di lamiera d’acciaio a sostegno di una carrozzeria leggerissima, di 650 kg, realizzata con uno speciale materiale plastico chiamato Duroplast, composto da resina rinforzata con lana o cotone riciclati e pressati.
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