Ceirano & C., Welleyes, F.lli Ceirano, STAR Rapid, Matteo C. & C., Itala, Ceirano-Ansaldo, SPA, Junior, SCAT, S.A.Giovanni Ceirano: sono undici aziende, accomunate da due denominatori, sono tutte nate a Torino e sono tutte sorte per iniziativa di uno o dell’altro dei fratelli Ceirano. Nati da una famiglia piemontese, originaria di Cuneo, sono Giovanni Battista, nato nel 1860, Giovanni, del 1865, Matteo, del 1870, ed Ernesto, nato dopo altri cinque anni. A questi si aggiunge in un secondo tempo il figlio di Giovanni, battezzato Giovanni e chiamato, per distinguerlo, Ernesto. Non facile dunque districarsi perché, uno dopo l’altro, si consacrano al medesimo mestiere: fondare aziende automobilistiche, per poi andarsene, o fonderle con altre, o scioglierle, o rilevarle, in un caleidoscopio di società che vivacizzarono ed arricchirono molto il panorama industriale torinese ed italiano.
Giovanni Battista Ceirano con la famiglia al volante della Rapid
Il primo a muoversi è naturalmente Giovanni Battista, il più anziano. Fonda la Ceirano & C. nel 1898 e la Welleyes nel 1899; quindi nel 1901, insieme a Matteo, la F.lli Ceirano, in corso Vittorio Emanuele 9. Liquidata questa nel 1903, nel 1904 trasforma la Ceirano & C. in STAR, Società Torinese Automobili Rapid. La Rapid durerà fino al 1921. Matteo, il terzogenito, fonda nel 1903 la Matteo C. & C. in via Guastalla; ma passa alla storia soprattutto come fondatore, nel 1904, della Itala, destinata a trent’anni di storia gloriosa. In realtà Matteo già nel 1905 l’ha lasciata, per fondare la Ceirano-Ansaldi, che nel 1906 diviene la Spa, anch’essa marca longeva.
Matteo Ceirano su Itala 1905
Il secondogenito Giovanni è più intraprendente ancora. Nel 1904 fonda la Junior in corso Massimo d’Azeglio 56; due anni dopo lascia l’azienda e da’ vita alla SCAT, tra via Madama Cristina e corso Raffaello, che nel 1907 trasloca in corso Francia e dieci anni dopo, nel 1917, é ceduta alla Hispano Suiza. Nel 1920, insieme al figlio che aveva battezzato con il suo stesso nome e che fu detto, come abbiamo visto, Ernesto, fonda la S.A. Giovanni Ceirano, in corso Lecce, ma nel 1923 riacquisisce la SCAT. Dal 1925 vi è una serie di movimenti societari che sfociano nella creazione del “Consortium Fiat”, e infine all’abbandono del Ceirano nel 1931, un abbandono che si rivelerà definitivo. L’unico fratello a tenersi in disparte è Ernesto, il quartogenito, che si limita a collaborare con il suo fratello maggiore.
Partenza di Ernesto Ceirano su Ceirano alla Targa Florio del 1921
Sono dunque oltre trent’anni di multiforme attività, contrassegnati da continui litigi fra i fratelli i quali si somigliavano più di quel che erano disposti ad ammettere: per esempio nessuno nutriva grande interesse per l’aspetto finanziario delle proprie imprese. Questo può anche spiegare il perché di tante società: il punto era mettersi continuamente in concorrenza tra loro con iniziative sempre nuove, facendosi la guerra e contrapponendo l’uno all’altro società su società. A loro modo, erano degli artisti, dei creatori, non certamente dei commerciali o dei tecnici, e li attirava soltanto la fase creativa, quella della fondazione, costituzione, impostazione di una nuova società. Una volta che questa era avviata, o addirittura ingrandita, non costituiva più motivo di interesse.
La F.lli Ceirano
Lasciata la Fiat nel 1901 Giovanni Battista Ceirano, insieme al fratello Matteo, fonda nella stessa sede della prima società (corso Vittorio Emanuele 9) la F.lli Ceirano, importando una serie di vetture da 5-8-10-12 e 16 cavalli. La prima vettura prodotta, nel 1901, ha motore monocilindrico verticale Aster di 639 cc , collocato anteriormente, e potenza di 5 HP a 800 giri/minuto. Riesce a raggiungere i 40 km/h, risultato ragguardevole per l’epoca.
Vetturetta Ceirano costruita nel 1901
I modelli successivi sono molto simili al tipo 5 HP, ma con motore più potente. La progettazione delle vetture avviene con la consulenza tecnica dell’ingegner Alessandro Balloco, che nella primavera 1903 presenta il modello più interessante di questa piccola Casa. Si tratta di una vettura con telaio in legno, armato in acciaio, sul quale è montato un motore biblocco a cilindri con potenza di 16 HP a 800 giri al minuto. Innovazione d’avanguardia era il sistema frenante a pedale sul differenziale, con disinnesto simultaneo del motore.
La Società continua con successo la sua attività fino al novembre 1903, quando Matteo abbandona il fratello per fondare la Matteo Ceirano & C. Ritrovatosi solo, Giovanni Battista mette in liquidazione la società.