Storia della Panhard

E’ una Panhard la prima automobile moderna con motore a combustione interna, realizzata grazie a René Panhard e Emile Levassor, pionieri a pieno titolo dell’industria automobilistica francese e mondiale. L’azienda, fondata nel 1867 come produttrice di macchine utensili, avvia la produzione delle prime automobili nel 1889. Diventa parte della Citroën dal 1965 e nel 1967, ad un secolo dalla fondazione, cessa la produzione civile.

 

Panhard

 

Le origini di questo marchio francese risalgono al 1867 quando René Panhard si associa con Périn per dare vita ad una fabbrica di macchine utensili in avenue d’Ivry 19 a Parigi. Alla scomparsa di Périn subentra Emile Levassor, compagno di studi di Panhard.

 

levassor

 

Insieme, questi due personaggi possono davvero fregiarsi del titolo di pionieri dell’industria automobilistica francese, per aver realizzato la prima vettura moderna con motore a combustione interna. Nel 1889 la società acquisisce i diritti da Daimler per la fabbricazione della prima vettura dotata di motore a scoppio alimentato a benzina e avvia con successo una piccola produzione. Già il loro primo modello del 1890, la P2D, con propulsore bicilindrico Daimler modificato, è dotato infatti di motore anteriore e trazione posteriore. Successivamente arrivano anche il comando della frizione a pedale, la scatola del cambio separata con una sofisticata trasmissione e la barra Panhard per guidare l’asse posteriore.

 

Alla prima vera corsa automobilistica di velocità, la Parigi-Bordeaux-Parigi del 1895, é Levassor ad arrivare primo a bordo del suo modello 4HP.

 

4HP

Levassor alla Parigi-Bordeaux-Parigi, disegno di Carlo Biscaretti del 1946

 

Il predominio della Panhard nelle corse prosegue poi per altri dieci anni e lo stesso Levassor muore nel 1897 per le conseguenze di un incidente occorsogli in gara.

 

La produzione intanto si incrementa anno dopo anno, e Daimler diventa l’amministratore della società. Sono 1500 i dipendenti nel 1905, e si decide di realizzare altri impianti per aumentare la produzione. Un anno dopo la morte di Panhard (1908), la casa lancia un nuovo motore senza valvole che a parità di consumi fornisce prestazioni migliori di quello a valvole. Sarà il capostipite di una lunga serie di motori, copiato da molte altre marche.

 

Naturalmente anche per la Panhard la guerra del 1914-1918 significa la riconversione della produzione alla realizzazione di munizioni e veicoli per le forze armate.

 

mitragliatrice

 

Nel dopoguerra riprende lo studio di nuovi modelli con tecnologie più evolute. Al Salone di Parigi del 1926 la casa presenta la prima vettura da turismo con motore a sei cilindri, senza valvole, nelle versioni CS e DS, a cui fanno seguito altri modelli di successo come Dynamic e Panoramic. Si rafforza anche la produzione di veicoli commerciali, e il periodo di espansione dura di nuovo fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale, quando la Panhard è nuovamente costretta a riconvertire la sua produzione.

 

 

SS

Panhard Sans Soupapes, anni Venti del Novecento

 

Nel 1946 il marchio mette in produzione il frutto di un progetto a cui lavorava prima del conflitto, la piccola Dyna, di cui vengono realizzate diverse versioni, con trazione anteriore e motore raffreddato ad aria, seguita dalla Dynavia, interessante prototipo in alluminio esposto al Salone di Parigi del 1948.

 

dyna

Vista anteriore Dyna Allemano

 

Nel 1955, a seguito di accordi con la Citroën, la fabbrica di Ivry si dedica all’assemblaggio della 2 CV del suo storico avversario. Gli ultimi modelli prodotti dalla Casa sono la PL 17, declinata nelle versioni berlina, cabriolet, station wagon e furgoncino, e la Panhard 24.

 

PL17

 

Nel 1965 il marchio è assorbito completamente dalla Citroën e nel 1967 cessa la produzione civile. E’ invece proseguita fino ad oggi la produzione di veicoli militari attraverso la società Panhard Général Défense.

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