Il progetto di Monaco era finalizzato alla dimostrazione di due postulati tecnici, entrambi ampiamente adottati dall’industria automobilistica mondiale molti decenni dopo: il raffreddamento ad aria del motore e la trazione anteriore. Per il motore scelse un bicilindrico J.A.P. di 80 x 99 mm, cilindrata complessiva 998 cc, due valvole in testa per ciascun cilindro. Il motore era lubrificato da tre pompe, delle quali la prima inviava olio all’albero motore, un’altra al cilindro di destra e la terza agli organi di distribuzione e alle guide delle valvole.
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